33mo Borgo Day - Gita in Portogallo

commento al viaggio e considerazioni a cura di Lucia Mora

e foto a cura di Sergio Mora

E’ probabile che molti di noi non avessero la consapevolezza che partire da Santiago di Compostela per inoltrarci nel piccolo Portogallo non fosse una gita itinerante a ridosso dell’arco atlantico europeo. Senza dubbio è una tappa interessante, ma non quanto ci è apparso man mano che molti di noi hanno percorso a piedi alcuni chilometri peregrinanti per raggiungere poi, tutti quanti, questa enclave monumentale, piena di storia e di spiritualità che ha condizionato positivamente i sei giorni del nostro cammino storico ed artistico, carico di messaggi nuovi e di valenza umana e spirituale.

Questo inizio positivo, che avrebbe richiesto una preparazione autentica, al fine di gustare in profondità quanto stavamo vivendo, ha senza dubbio permeato tutto il bello che abbiamo goduto lungo un Paese, piccolo, un po’ strano come la sua lingua, carico di tanta storia, conquiste e sofferenze, ma molto disponibile a non vivere solo di ricordi del suo passato, ma piuttosto proiettato in avanti (forse la vicina grande Spagna ha fatto da sollecitazione) anche al di sopra delle sue reali possibilità economiche e sociali, con ricadute economiche che l’Europa sta attentamente vagliando così come fa per altri stati europei.

E’ apparsa evidente, durante le varie tappe da parte di chi ci ha guidato in loco, una buona dose di orgoglio e di ricerca di valorizzazione di quel patrimonio storico-artistico, a volte non eccellente, ma comunque proposto turisticamente con una preparazione autentica, mirante a lasciare nel cuore dei viaggiatori ricordi interessanti (cosa che non sempre l’Italia sa fare pur con un patrimonio naturale ed artistico di ben altro spessore).

- 1^a tappa - 28/29 agosto - Santiago di Compostela ›click per foto››

Dalle foto allegate si coglie tutto il peso che la Regione Galizia ha posto in questa enorme e bellissima cattedrale romanica all’interno, barocca all’esterno, patrimonio dell’umanità, centro itinerante europeo sviluppatosi intorno alla cristianità fin dal 1200 contro i mussulmani, diventando fin dal medio evo, unitamente a Roma ed Efeso, il vero autentico pellegrinaggio così come, era stato da sempre Gerusalemme. Le foto danno solo in parte l’idea di questo grande baluardo dell’apostolo S.Giacomo e di tutto ciò che gravita attorno alla tradizione ed alle leggende caratterizzanti questo incessante pellegrinaggio mondiale, che rappresenta penitenza ed amore fra i popoli. Si respira un’aria strana, troppo forte e troppo caratteristica a volte fra costumi e piccole o grandi piazze e palazzi, dove nulla stona e tutto parla di S.Giacomo e del periodo a lui vicino che entra nel cuore ed è duro da allontanare.

- 2^a tappa - 30 agosto - Oporto ›click per foto››

Bellissima città sul fiordo (tipico) tra il fiume Douro (che noi chiamiamo Duero) che col suo grandissimo letto attraversa la città per congiungersi con l’Oceano Atlantico. Sulle rive tra ponti moderni e avveniristici ci sono le case, spesso con maioliche a faccia vista e ferri battuti alle finestre, caratteristiche di tutto il territorio portoghese. Tra i magazzini della vinificazione profondamente affascinanti che rappresentano una parte importante dell’Economia portoghese, il tutto è intercalato da palazzi storici, bellissime piazze e viuzze caratteristiche come si può visionare, anche se parzialmente dalle foto.

- 3^a tappa - 31 agosto - Coimbra ›click per foto››

Forse la città più particolare e interessante, sia sotto il profilo storico-artistico che sociale. Ha una Università cosmopolita più importante d’Europa, con una compartecipazione attiva degli studenti che hanno dato vita, e lo fanno tuttora, a iniziative coinvolgenti la città e non solo. Qui si trovano anche tracce di personaggi che sono stati i cofondatori della rivoluzione dei garofani che ha permesso a tutto il Paese di liberarsi di Salazar e degli anni infamanti della sua dittatura; ovviamente gli studenti avevano fatto la loro parte e alcuni di loro hanno trovato la morte. E’ una città leggermente montuosa e con caratteristici camminamenti che sboccano in larghe ed eleganti vie, mentre le chiese quasi tutte romaniche, hanno un fascino particolare e sono merlate come castelli. E’ una città da non dimenticare!

- 4^a tappa – 31 agosto - Fatima ›click per foto››

E’ troppo vasta nella sua spettacolare piazza attorno alla cappella delle apparizioni (non c’è più nulla che ricordi nemmeno lontanamente questo prodigio), aperta e quindi con pochissime capacità di condurre il pellegrino alla preghiera. Questo aspetto grandioso che, senza dubbio, ha negli anni desiderato offrire ai credenti possibilità di preghiera e di accoglienza, non ha colto il bisogno che avevamo forse tutti noi, tra un viaggio e l’altro, di poterci fermare ai piedi della Madonna e metterci in contatto con Lei, per me e per molti è stata una delusione! La Madonna ci ha comunque incontrato e senza dubbio benedetti!

- 5^a tappa - 1/2 settembre - Lisbona ›click per foto››

Se uno crede di vedere un centro storico ricco e grandioso come si dovrebbe trovare in una capitale, rimane un po’ deluso. Infatti è una città molto particolare, con piazze eleganti, strade con un selciato e minutissime maioliche, palazzi eleganti con poggioli in ferro battuto e spesso con rivestimenti in maiolica nelle parti basse delle case, tipici in tutto il Portogallo.

E’ una città serena, non particolarmente caotica, con i tram che caratterizzano la viabilità pubblica in tutto il centro storico. Naturalmente è bagnata dal Togo con parchi e la piazza del commercio molto importante per la vita economica, così come importante la Cattedrale ed annesso palazzo vescovile, la chiesa di S.Antonio che noi veneriamo a Padova ma nato a Lisbona, l’incantevole, sia all’interno che all’esterno, monastero di Geronimo con poco distante la torre di Belem sul Togo. Un castello medioevale molto affascinante non solo per la struttura, ma anche per il panorama che offre di tutta la città di Lisbona.

Quello che è mancato nel nostro giro turistico a Lisbona è stato il tempo di godere del centro città (visto che il sole e il caldo ci sono stati assidui compagni) nelle sue parti più o meno conosciute, ma che danno il senso di una civiltà abbastanza lontana da noi, anche se inserita nell’Europa e quindi per noi affascinante.

- tappa intermedia - Cascais

Una bellissima e affascinante costa atlantica con giardini e ville che ricordano i fasti passati dei nobili e il lavoro purtroppo difficile dei pescatori che hanno fatto e ancora fanno vita dura per la loro fiorente attività di pesca particolarmente organizzata, una fonte di ricchezza economica per quella terra.