CROCEVIA
L'editoriale Le due facce dell'Italia (e di Parma) Cos'hanno in comune il naufragio della "Concordia", il no alle Olimpiadi di Roma e il Festival di Sanremo?
Bella domanda, verrebbe da dire, anche perché mescola in modo un po' grossolano il tragico e il futile; eppure, a pensarci bene, si tratta di tre grandi "rappresentazioni" del nostro Paese – grandi in senso sia metaforico che reale (le dimensioni della nave o il numero di telespettatori del festival….) – diffuse in queste ultime settimane da giornali e TV, non solo nazionali.
L'immagine complessiva dell'Italia che esce da queste rappresentazioni non è certo delle migliori, ad essere generosi: sul naufragio del Giglio si è già detto e scritto anche troppo; ma anche la bocciatura di Roma 2020, per quanto condivisibile e ineccepibile dal punto di vista finanziario, è comunque la conferma di un'Italia in difficoltà, troppo presa dai suoi problemi quotidiani per "volare alto" e pensare in grande. Quanto al Festival, il fatto che i due cantanti più noti e prestigiosi abbiano fatto rispettivamente il presentatore e il "telepredicatore" è un'ottima metafora delle tante, troppo situazioni in cui l'"immagine" (e la presunzione) prende il posto della competenza e della professionalità.
Eppure, tra l'uno e l'altro di questi avvenimenti, è andata in scena uno "spettacolo" di tutt'altro tono: la visita negli Stati Uniti di Mario Monti, che ha invece rappresentato per il nostro Paese un successo di immagine senza precedenti, almeno nel recente passato. Dunque, ancora una volta, un'Italia a due facce, le stesse del resto che si sono contrapposte nei giorni del "grande freddo" delle scorse settimane: quella che ha invaso i programmi TV per lamentarsi e polemizzare, e l'altra che, lontana dai riflettori, ha fronteggiato con successo l'emergenza spalando la neve in Romagna, Marche, Abruzzo….
Nel suo piccolo anche Parma vive questo contrasto. In fondo, al netto di qualche esagerazione giornalistica (come quella secondo la quale "tutti rubavano tutto") e di diverse inesattezze, l'articolo che il principale quotidiano nazionale ha recentemente dedicato alla nostra città ne ha messo in luce proprio le due facce: quella triste e indignata della corruzione e degli scandali, certo, ma anche la vitalità della sua industria, il prestigio della sua tradizione culturale e la qualità delle sue eccellenze agroalimentari. Insomma, prendendo spunto dal Festival di Sanremo ( e dalla Quaresima appena iniziata) , se Parma non sta certo vivendo uno dei suoi momenti migliori, "non è l'inferno" quello che i suoi cittadini devono attraversare in questi mesi: piuttosto un Purgatorio, amaro ma necessario. Riccardo Campanini
riccin@alice.it 
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di Daniele Ferretti Scrivo queste brevi note raccogliendo gli stimolanti elementi proposti nell'ultimo numero da Lino Cardarelli e Paolo Scarpa.
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di Lucia Mora
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OLTRELEMURA SPECIALE
I fatti di attualità visti dalla stampa nazionale | OFFICINA DEL BORGO
idee e progetti per Parma "Quando arrivano gli americani"
Il convegno, promosso da Il Borgo, sarà l'occasione per la presentazione del volume della storica Marina Rossi sulla metamorfosi di una media impresa italiana divenuta multinazionale americana.
L'appuntamento che si terrà venerdì 2 marzo alle 17,30 si tiene al Dipartimento di Economia dell'Università di Parma, nell'Aula Keynes, in via Kennedy 8.
Nel saggio si intrecciano tanti perché, alcuni peculiari al nostro Paese, altri derivanti dal monopolio del capitale finanziario che ha imposto a tutti, come unico obiettivo, la legge del profitto, regolata dai meccanismi o dai trucchi del gioco in Borsa a scapito del valore del lavoro. Anche l’economia parmense è fortemente toccata da questa strategia: l’esempio della Caggiati/Matthews di Colorno è infatti un invito ad una riflessione molto più ampia. Dopo il saluto di Paolo Andrei, Direttore del Dipartimento, il prof. Franco Mosconi e l'imprenditore Giuseppe Iotti discuteranno con l'autrice e con testimoni diretti sulla metamorfosi imprenditoriale.
L'incontro sarà moderato da Aldo Tagliaferro, capo servizio economia della Gazzetta di Parma. Le 150 ore: una esperienza ancora attuale
Su iniziativa della Biblioteca U. Balestrazzi, dell'Associazione Il Borgo e del Centro studi dei Movimentimartedì 6 marzo, alle ore 17.30, nella Sala Oratorio Novo della Biblioteca Civica in Vicolo S. Maria 5, si terrà un incontro su "Volevamo imparare a suonare il clavicembalo - Memoria e attualità di un'appassionante vicenda di emancipazione collettiva".
Sarà l'occasione per la presentazione del libro di Francesco Lauria su "Le 150 ore per il diritto allo studio: analisi, memorie, echi di una straordinaria esperienza sindacale".
La relazione sarà di Antonio Parisella, dell'Università di Parma; vi saranno le testimonianze di
Eugenio Cattani Fim-Cisl–FLM e Angelo Rossi Cgil Scuola. Marco Deriu aprirà il dibattito. Il Montanara: proposte per una comunità di quartiere?
In una società sempre più parcellizzata dagli interessi e dalle paure è possibile recuperare una cultura comunitaria che favorisca un maggior sviluppo sociale ed una nuova coesione? E' questo l'obiettivo del progetto "Piccola comunità di quartiere", promosso e curato da Il Borgo, che verrà presentato martedì 6 marzo, alle ore 21, durante un pubblico incontro presso il salone della Parrocchia delle Stimmate nel quartiere Montanara. Le associazioni del quartiere hanno accettato di mettersi in rete; in rete saranno messe anche le attività e le comunicazioni. 
I PONTI
Laboratorio del cattolicesimo democratico Sacrosanctum Concilium: assemblea celebrante
Graziano Vallisneri
grazianovallisneri@tin.it E' stata una serata di intensa partecipazione, anche emotiva, da parte dei numerosi presenti, nonostante il gelo, quella dedicata, nell'ambito del progetto "Il Concilio a Parma tra memoria e profezia", alla Costituzione sulla Riforma liturgica. Leggi. |
