CROCEVIA L'editoriale
Valori non negoziabili e negoziazione della
politica L’intervento del cardinal Bagnasco su valori e
conseguenti criteri per il voto dei cattolici ha suscitato polemiche e
incomprensioni. Per una ragione contingente ed una di fondo. La prima
riguarda i tempi: a pochi giorni dal voto il rischio di entrare nelle
dinamiche elettorali (e nella competizione laziale in particolare) era
altissimo. La ragione di fondo riguarda il riferimento ai “valori non
negoziabili”. Al di là della loro elencazione più o meno ampia, rimane la
questione dell’impossibilità di trasferire in politica il concetto di “non
negoziabilità” che appartiene alla dimensione teoretica. La politica è per
sua stessa natura negoziazione: con la realtà, con le condizioni
politiche, con la pluralità di concezioni, con i rapporti di forza, con le
conseguenze che derivano da una scelta… Nella ricerca ostinata del valore
più alto e del bene più largo possibile. La riprova più chiara è
proprio sull’appello contro l’aborto al centro della prolusione del
presidente della Cei e delle polemiche conseguenti, anche perché visto
come indicazione di voto. Ma dal punto di vista politico il tema non è in
agenda: perché non riguarda le competenze delle Regioni, protagoniste del
voto, e soprattutto perché nessuno dei principali partiti oggi vorrebbe
rendere illegale l’aborto. Non certo perché non condividono l’importanza
del valore della vita (spero!), ma perché giudicano che fare la miglior
legge possibile sull’aborto sia l’attuazione meno dolorosa di quel valore
nelle condizioni date. Tenere distinti i piani (teorico e pratico) e
rispettare l’autonomia degli ambiti di azione (pastorale e politico). Da
parte di tutti i protagonisti e di chi racconta le notizie e imposta i
dibattiti. Chiediamo troppo?
Giuseppe Bizzi
I PONTI Laboratorio del cattolicesimo
democratico
Dalle
suore americane ai Vescovi emiliani: fede, politica e bene comune
(di Graziano Vallisneri) Sono quasi 59.000 le suore cattoliche che
negli Stati Uniti si dedicano alla cura dei malati, fra queste anche le
Orsoline, che vantano la più antica missione in terra di oltreoceano. Leggi tutto...
Nell’inviare a tutti i lettori i migliori auguri di Buona
Pasqua, la più importante festa della cristianità, ricordiamo con
piacere l’invito che, alla vigilia della Settimana Santa, il Vescovo mons.
Enrico Solmi rivolge a tutti i giovani di Parma in occasione della
Giornata mondiale della Gioventù: l’appuntamento è per sabato 27 alle 17
presso l’Istituto S. Benedetto.
.:.
il sito del
Circolo Il Borgo www.ilborgodiparma.it
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SI' A UNA METROTRANVIA DI
SUPERFICIE |
Alla vigilia delle elezioni regionali abbiamo
chiesto ad esponenti delle varie forze politiche in campo un “appello
finale” da indirizzare ai nostri lettori; alcuni hanno risposto, altri no,
probabilmente per mancanza di tempo. Riportiamo le dichiarazioni che ci
sono pervenute seguendo l’ ordine alfabetico dei firmatari. Leggi tutto...
IN
PIAZZA ...libere
opinioni
Quali politiche per gli
anziani? Il convegno che la Fondazione Tommasini e
l’Associazione culturale Il Borgo hanno promosso il 26 febbraio scorso,
dal titolo “Relazioni e domiciliarità, Quali politiche per gli anziani a
Parma”, ha cercato di trovare nelle parole dei responsabili istituzionali
della nostra città le risposte possibili in questo momento di particolare
difficoltà. Leggi tutto
Nel marzo dell’anno scorso il nostro Circolo, assieme ad altre
importanti realtà culturali, organizzava un Convegno su “Diritti e doveri
delle minoranze”, in cui veniva illustrata la difficile e talvolta
drammatica situazione dei rom e sinti italiani, e si auspicava il pieno
riconoscimento dei loro diritti. Purtroppo la cronaca di questi 12 mesi ha
registrato invece un crescendo di vessazioni e di soprusi nei confronti di
queste minoranze, fino alla morte, alcuni giorni fa, di un bambino rom che
con la sua famiglia era appena stato cacciato da un campo nomadi. Su
quest’ultimo tragico episodio, frutto di un’assurda e incivile “caccia al
rom”, abbiamo ricevuto una breve riflessione, che volentieri offriamo a
tutti i nostri lettori
Ancora un bambino vittima della caccia al Rom a
Milano(di Dijana Pavlovic, Vicepresidente Federazione Rom e Sinti
insieme) Enea Emil è l’ennesimo bambino rom morto nel rogo
provocato dalla stufa che doveva riscaldarlo. Leggi tutto...
Il Circolo “Nuove Luci – Giorgio La Pira” ha incontrato Mario
Primicerio Presidente della Fondazione Giorgio La Pira di Firenze
(di Stefania Re) Il carisma e la statura umana e politica di Giorgio La
Pira sono stati rievocati dal Circolo “Nuove Luci – Giorgio La Pira”,
sabato 20 marzo. Leggi tutto...
OLTRELEMURA I fatti di attualità visti
dalla stampa nazionale: commenti, inchieste, interviste, segnalati da Il
Borgo.
- Vaticano, il male nascosto, di Barbara Spinelli
- La
regola è libertà anche se non piace, di Claudio Magris
- L’arte di strisciare, di Nadia Urbinati
- Pedofilia, l’umiliazione evangelica, di Enzo Bianchi
- Il tempo della riforma è adesso, di Barak Obama
- Popolo senz’anima, di Beppe Sebaste
- L’Europa sul piano inclinato, di Mario Deaglio
- Chissà perché i preti pedofili sono strenui difensori del
celibato, di Don Farinella
- Un indice per capire chi vince le elezioni, di Info la
Voce
- La bandiera vaticana, di Adriano Prosperi
- Un solo Bagnasco, di Aldo Maria Valli
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A completamento del Comunicato del “Borgo” apparso nei giorni
scorsi sulla stampa locale pubblichiamo un ampio contributo sulla recente
“bocciatura” della metropolitana di Parma, riservandoci
di riprendere e sviluppare nei prossimi numeri il tema della mobilità
sostenibile nella nostra città.
La metropolitana di Ubaldi (di Paolo
Scarpa) Mancava un capitolo alla Città di Ubaldi. Non era stato ancora
scritto quello sulla metropolitana, lo scrivo oggi, nel momento in cui la
prospettiva di vedere realizzato quel progetto si chiude probabilmente per
sempre, con la revoca dei finanziamenti pubblici stanziati dal Governo. E
non c’è nulla, come questo epilogo, che dia il segno di come l’era di
Ubaldi sia definitivamente tramontata. Leggi tutto...
OFFICINA DEL BORGO idee e progetti per
Parma
Dopo la pausa elettorale riprende l’attività del Circolo con un
consiglio aperto a tutti i soci; molti i progetti che verranno posti in
discussione martedì 30 marzo, alle ore 21, nella sede di via Turchi. Un
grazie fin d’ora a quanti vorranno, andando a pagare le proprie tasse,
segnalare il numero dell’associazione culturale Il Borgo per il 5 per
1000.
UFFICIO
RECLAMI In questa rubrica potete
segnalare quello che non va o non vi piace di Parma. Basterà inviare
una breve segnalazione di cosa – e dove – non
funziona: quelle piccole cose (e sono tante) che vediamo
spesso, forse tutti i giorni, e che ogni volta ci fanno arrabbiare…
Le segnalazioni vanno corredate di nome e cognome, di cui
pubblicheremo (se richiesto) solo le iniziali.
Sarebbe interessante conoscere per quale motivo in tante zone
della città pur essendo stata introdotta la raccolta differenziata
porta a porta permangono sulle strade i cassoni da 2500
litri per i rifiuti indifferenziati. Questo consente ai
concittadini meno sensibili alla tutela dell'ambiente di bypassare
il sistema e conferire i propri rifiuti tal quali (indifferenziati).
Che senso ha istituire un sistema di raccolta piuttosto costoso e
allo stesso favorirne il non utilizzo? Non sarà che in tal modo si
abbassa la percentuale di raccolta differenziata e si avvalora la
necessità anche a Parma di un "forno inceneritore" con buona pace
della tanto strombazzata food valley e della qualità del suo
ambiente? Non parliamo poi della qualità delle acque
superficiali dei canali e torrenti della provincia quali Galasso,
Lorno, Parma, Naviglio e così via: le cui acque vengno usate per
irrigare le "pregiate coltivazioni nostrane". Rispetto agli
altri paesi europei c'è qualcosa che non quadra, o ...
sbaglio? Cordiali saluti Marco
Anche Parma, capitale europea, ha la sua
baraccopoli... Le baracche, arrancate
sull’argine del torrente Baganza, sono veramente brutte; non sono
frutto della miseria ma della speculazione; non ci vivono degli
immigrati, ma parmigiani del sasso le usano per i loro passatempi.
Ed un parmigiano passa a ritirare la sua parcella. Passando dalla
tangenziale tutti le vedono e molti anche protestano. La vera
assurdità è che, in Parma capitale europea, dopo tanti anni di
governi della città di sinistra e di destra, le baracche sono ancora
lì….!
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