CROCEVIA L'editoriale
Se il sesso rivela lo stile del
potere Ci possiamo prendere il lusso di lasciare in secondo
piano i risvolti giudiziari della vicenda che vede coinvolto il
sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso. Per concentrarci
su un altro aspetto. Un filo rosso che lega gli ultimi scandali dei
potenti: dall’estate rovente di Berlusconi, al governatore Marrazzo e ora
Bertolaso. E, se volessimo andare un po’ indietro nel tempo, Lapo Elkann,
il deputato Udc Cosimo Mele e qualcun altro che sicuramente
dimentichiamo. Tutti uomini, tutti protagonisti di scandali in cui il
sesso a pagamento, diretto o per interposta persona, è parte della
vicenda. A volte all’interno di meccanismi di corruzione, comunque da
accertare dall’autorità giudiziaria, ma comunque sempre con un legame con
la propria posizione privilegiata. Una posizione che in molti casi
potrebbe permettere avventure sessuali senza passare da trans, prostitute,
escort, massaggiatrici… Allora viene il dubbio che il sesso manifesti con
chiarezza una modalità di vedere e esercitare il potere in generale.
L’idea di avere sempre a che fare con persone in posizione di
subalternità, di non dovere rendere conto delle proprie azioni, di
regolare i rapporti in meccanismi di compravendita non impegnativi.
Questi scandali allora parlano anche di noi, delineando una
complementarietà tra questa concezione del potere al maschile e l’immagine
umiliante del corpo delle donne trasmessa ad esempio dalla televisione (si
veda www.ilcorpodelledonne.net). Un
legame che ci chiede riflessione e cambiamenti più ampi e profondi di
un’indignazione passeggera.
Giuseppe Bizzi
OLTRELEMURA I fatti di
attualità visti dalla stampa nazionale: commenti, inchieste, interviste,
segnalati da Il Borgo.
- Italia
rassegnata, di Ferdinando Camon
- Solo
la fantasia ci salva la vita. La lezione di Lenz, di Claudio Magris
- A
piazza Vittorio, Roma, dove due terzi dei bambini sono figli di
immigrati
- “Caritas
in veritate” voce profetica per una medicina dell’accoglienza, del Card.
Dionigi Tettamanzi
- Un
sogno infranto sulla luna, di Maurizio Molinari
- La
Chiesa, il potere ed il grande inquisitore, di Eugenio Scalfari e il
Card. Martini
- I
nemici di Israele, di Raniero La Valle
- La
scuola in saldo e la riforma che non c’è, di Piero Ratto
- C’è
bisogno di cattolici in politica, di Enzo Bianchi
- Meglio
che Obama si ritiri, di Mikhail Gorbaciov
OFFICINA DEL BORGO idee e progetti per
Parma
Quale
politica per gli anziani?“Domiciliarità e relazioni”: è’ il tema
del convegno, promosso dalla Fondazione Tommasini e dal Circolo Il Borgo,
che si terrà venerdì 26 febbraio, alle ore 15, nella sala conferenze di
Palazzo Soragna (g.c.). E’ un tema molto caldo sia per le problematiche
connesse ma anche per le scelte che Parma sta facendo nel settore con la
ventilata vendita delle attuali strutture ed il posizionamento in via
Budellungo. Parteciperanno Comune di Parma, Provincia, Ausl, sindacati e
la cittadinanza.
Zamagni a Parma Su invito dei docenti della Facoltà
di Economia e Commercio sarà a Parma, nella mattinata di sabato 20
febbraio, il prof. Zamagni. L’ingresso alla conferenza è ad invito. Quanti
sono interessati a partecipare possono prendere contatto con la segreteria
della Associazione Il Borgo (0521284203), che aderisce alla iniziativa, per
prenotarsi.
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IL SUOLO MINACCIATO |
IN
PIAZZA ...libere
opinioni
Regionali: il voto e le riforme Il Borgonews,
sempre attento alle vicende politiche del nostro Paese, dedicherà un
particolare rilievo alle elezioni regionali in programma il 28 e 29 marzo:
dal prossimo numero daremo infatti voce ai candidati parmensi al Consiglio
Regionale e, per non “appesantire” troppo la newsletter, proporremo in
successione tre interviste a candidati degli schieramenti in campo.
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Il suolo minacciato: note
sul film documentario di Nicola Dall’Olio (di Paolo Scarpa)
Nicola Dall’Olio già da alcuni anni predica, quasi inascoltato, che il
territorio parmense non può continuare a svendersi alle espansioni urbane,
alla speculazione edilizia, perdendo progressivamente, ma
irreversibilmente la sua peculiarità di vocazione agraria. Leggi tutto...
Una biblioteca per
Vilma Lo scorso 23 gennaio la nuova Biblioteca di Sala
Baganza è stata intitolata a Vilma Preti, indimenticabile protagonista
della vita culturale, politica e religiosa di Parma prematuramente
scomparsa nel 1987. Pubblichiamo di seguito i discorsi pronunciati
nell’occasione dal Sindaco di Sala Baganza e da Graziano Vallisneri.
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La crisi, la Chiesa, la
città (di Riccardo Campanini) “Uscire dalla crisi con un
cresciuto senso di umanità”. Queste parole pronunciate dal Vescovo in
occasione della ricorrenza di S. Ilario hanno offerto lo spunto per un
incontro di riflessione e di confronto organizzato da diverse realtà della
comunità ecclesiale di Parma, tra cui Il Borgo. Leggi tutto...
Come è triste
Copenaghen (di Angelo Scivoletto) Non sembri strano asserire
che lo spirito del “no profit” può soccorrerci ogni volta si tenti di
interpretare le varie vicende del mondo sociale. Leggi tutto...
Serata su “Scienza e fede” col prof. Carlo Cirotto
Sono ormai davvero lontani i tempi in cui la Chiesa
condannava Galileo Galilei temendo che un’interpretazione non letterale
della Bibbia comportasse la messa in discussione della stessa fede
cristiana. Leggi tutto...
I PONTI Laboratorio del cattolicesimo democratico
Una
economia a servizio della persona (di Graziano Vallisneri) Il
gruppo di amici del “Concilio Vaticano II davanti a noi” , continuando
l’approfondimento della Gaudium et spes ha preso in esame il capitolo
relativo alla vita economica e sociale. Gigi Mazzoli ha introdotto
l’incontro collegando la Costituzione conciliare ai documenti successivi,
che ne costituiscono un completamento, quali la Populorum Progressio, la
Sollicitudo rei socialis e da ultimo l’enciclica di Benedetto XVI Caritas
In Veritate. Leggi tutto...
I nuovi appuntamenti della
scuola di Formazione Sociale (di Graziano Vallisneri)
Riprendono con la seconda metà di febbraio gli incontri della Scuola
di Formazione sociale della Diocesi, dedicata quest’anno all’Enciclica
“Caritas in veritate” di Benedetto XVI. Leggi tutto...
Riceverai il prossimo Borgo News il 25 febbraio
2010 |
In merito alle polemiche sul Centro Islamico il
Consiglio dell'Associazione ha esperesso il seguente documento
L'Associazione Il Borgo, che da oltre 30 anni si occupa dei problemi
culturali della città di Parma, vuole sottolineare, in merito alle
polemiche attizzate sul Centro Islamico, il valore sociale del
riconoscimento che ogni confessione religiosa, come vuole la nostra
Costituzione, abbia la possibilità di essere concretamente praticata dai
propri credenti che si trovino sul territorio italiano. E’ un diritto di
ogni persona ma è anche una opportunità di integrazione sociale,
indispensabile in una società che, piaccia o no, è diventata multietnica e
quindi multireligiosa; è un arricchimento per il nostro Paese e non una
minaccia per la nostra identità.
Va sottolineato che un Paese civile, per essere tale, deve garantire
questi diritti concretamente. Il nostro Governo e la comunità
internazionale devono essere più fermi nel pretendere tale rispetto da
quel piccolo numero di Stati islamici integralisti, anche dal nostro
alleato l’Arabia Saudita, che questi diritti non riconoscono. Va
ricordato, però, che la stragrande maggioranza degli Stati islamici, ivi
incluso per esempio l'Iran, garantiscono libertà di culto alle minoranze
cattoliche; le minacce ai cristiani, spesso, provengono da minoranze e
terroristi che non sono identificabili con gli Stati, ma che vengono a
volte utilizzati da potenze internazionali per interessi elettorali.
Per queste motivazioni crediamo che sia compito delle amministrazioni
comunali, tenendo conto dei numeri ben conosciuti, predisporre nei propri
piani urbanistici spazi per le confessioni religiose diverse da quella
cattolica prevalente; come è stato fatto anche con piccole minoranze quali
i Testimoni di Geova che a Parma hanno due luoghi di culto, con i quali vi
è stato un rapporto dialettico anche sul tema del servizio militare.
E’ giusto riconoscere che la minoranza islamica in Italia, per la
stragrande maggioranza non integralista, a dispetto della cattiva
informazione da parte xenofoba, è del tutto allineata nel rispetto delle
leggi del nostro Paese. La comunità islamica a Parma ha dovuto provvedere
al recupero di un proprio luogo di culto trovando risposte, volonterose ma
non appropriate, che hanno portato alle recenti ambiguità.
L'Associazione Il Borgo invita tutta la cittadinanza parmense ad isolare
quanti, creando tensioni inopportune e personalistiche, fomentano una
cultura razzista, che non fa parte della nostra storia, e rilanciano
reciproci integralismi; chiede all'amministrazione comunale un impegno
fattivo per garantire una soluzione, legale, coerente e dignitosa, alla
comunità islamica, dovuta, peraltro, a quanti risiedono stabilmente sul
territorio, lavorano onestamente, pagano le tasse e i contributi, e
possono dare un contributo fattivo ed indispensabile ad isolare quella
minoranza criminale o estremista che c'è nel mondo della immigrazione,
anzi da queste circostanze purtroppo prende fiato.
Da queste convinzioni nasce l’invito alle autorità ed a tutta la
cittadinanza di volere, nel rispetto delle indicazioni delle leggi, sanare
la situazione attuale del Centro Islamico di Parma, evitare le polemiche
personalistiche, promuovere luoghi di dialogo interculturale, oggi del
tutto carenti a Parma, e momenti di confronto fra identità diverse che
favoriscano una cultura aperta alla reciproca serena convivenza per
costruire insieme un futuro di benessere condiviso.
il sito dell'Associazione Il Borgo www.ilborgodiparma.it
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