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Il Borgo di Parma / newsletter quindicinale
data 23.11.2012 / n#139

CROCEVIA
L'editoriale

Fratelli d’Italia (per 90 minuti)

Cosa hanno avuto in comune le recenti elezioni americane con la Nazionale di calcio che la scorsa settimana si è esibita al “Tardini”? La risposta, nonostante le apparenze, è semplice: tanto Barack Obama, confermato per altri 4 anni alla Casa Bianca, quanto El-Sharaawi e Balotelli, “astri” dell’Italia di Prandelli, sono, almeno per metà, di origine africana. Le somiglianze, però finiscono qui e le diverse “professioni” degli interessati, in questo caso non c’entrano: come (quasi) tutti sanno, infatti, mentre Obama è da sempre cittadino americano grazie alla nascita alle Hawaii, Balotelli, nato e cresciuto in Italia, nostro connazionale lo è diventato solo al compimento del 18° anno (e El-Sharaawi deve “ringraziare” la mamma italiana se non ha subito lo stesso destino…).
La questione “etnica”, peraltro, è esplosa fragorosamente anche nella campagna per le presidenziali USA, ma non ha riguardato il tradizionale elettorato afroamericano quanto piuttosto il nuovo e crescente bacino di voti “ispanici”, cioè di elettori immigrati dall’America Latina, che, a quanto pare, sono risultati decisivi nella rielezione di Obama. La necessità di conquistare il voto di questi “nuovi” americani, a detta degli esperti, obbligherà perciò il partito repubblicano a cambiare la propria agenda elettorale, rinunciando alla difesa intransigente dei valori (e degli interessi) del proprio elettorato tradizionale – ormai minoranza nel Paese - se vorrà riconquistare la Casa Bianca.
E in Italia? Il problema, per ora, non si pone (o almeno così sembra), visto che le attuali leggi sulla cittadinanza impediscono di votare a milioni di immigrati regolari; ma – anche prescindendo da possibili (ed auspicabili) modifiche normative – il numero dei “nuovi italiani” è destinato a crescere considerevolmente nei prossimi anni e costringerà i partiti a modificare la propria “offerta” politica. Il discorso apparentemente riguarda soprattutto il centro-destra (per non parlare della Lega...), ovvero lo schieramento più refrattario a riconoscere diritti e ragioni degli “stranieri”. Ma in realtà, se si passa dalle parole ai fatti, si fa fatica ad intravvedere, da parte di qualsivoglia parte politica, una concreta ed efficace azione di promozione e di supporto alle famiglie degli immigrati, come dimostra il fatto (basta guardarsi in giro per constatarlo) che sono proprio loro a pagare il prezzo più alto della crisi, in termini di disoccupazione, sfratti, povertà.
“Conteranno” davvero gli immigrati nell’ imminente campagna elettorale? O, come è successo oramai troppe volte, un tema così importante e decisivo sarà usato solo per l’ennesimo scambio di accuse reciproche, duro quanto sterile, tra “razzisti” e “buonisti”?
Un politico noto per le sue posizioni apertamente xenofobe ha dichiarato, subito dopo gli Europei di calcio, che Balotelli è “un padano dalla pelle scura”: visto il soggetto e i suoi precedenti è probabilmente il massimo di “apertura” che gli si potesse chiedere. Però d’ora in poi (e questo vale per tutti, destra, centro e sinistra) il tifo è meglio riservarlo alle partite e, quando si parla di cose serie come i diritti degli immigrati, è meglio usare criteri di valutazione un po’ meno soggettivi e umorali: parafrasando una celebre canzone “non è da un calcio di rigore” che si riconosce un italiano, neanche se ha la “pelle scura”.

Riccardo Campanini
riccin@alice.it

INTERVISTA ALL'ON. LIBÈ

LA PIAZZA
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OLTRELEMURA
I fatti di attualità visti dalla stampa nazionale

L’ultimo monaco, di Jenner Maletti
Nel Pantheon spazio alle donne, di R. Agostini, C. D'Elia, T. Di Salvo, V. Fedeli, P. Locatelli, M. Perroni
I nemici della democrazia, di Nadia Urbinati
Un anno di governo Monti, a cura de lavoce.info
Israele, 100 morti per vincere le elezioni, di Maurizio Chierici

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L'OFFICINA DEL BORGO
idee e progetti per Parma

Lunedì 26 novembre, ore 17,30: presentazione del libro "Le notti della democrazia" di Anna Vinci. Assieme alla scrittrice ci sarà Maurizio Chierici e Giuseppe Malpeli, Presidente dell’Associazione per la Amicizia Italia-Birmania.
Un libro importante che racconta le vite parallele di due donne, Aung Suu Kyi e Tina Anselmi che hanno sofferto per affermare il rispetto delle persone e dei diritti umani come fondamenti della democrazia.

Oltre ai vari incontri della Scuola di formazione politica per i giovani, ai gruppi di lavoro in preparazione dell’Anno Verdiano, al dibattito sulle problematiche di “Parma, città e comunità”, alla partecipazione alla rete nazionale delle associazioni di cattolici democratici, alla progettazione del nuovo sito, ecc (chi è interessato può chiedere informazioni in segreteria) è già stato fissato l’incontro per lo scambio degli Auguri di Natale che si terrà mercoledì 19 dicembre alle ore 18.

Con piacere informiamo che Sabato 1 dicembre, dalle 14,30, si concretizzerà nel quartiere Montanara “un pomeriggio solidale” aperto alla cittadinanza, promosso da un’ampia rete di associazioni grazie al progetto “Prove di Comunità”. La scintilla è stata accesa dal progetto “Piccole comunità di quartiere” avviato due anni or sono da Il Borgo.

Si segnala che nel portale www.c3dem.it costruito dalla rete di associazioni che, con la denominazione  "Costituzione, Concilio, Cittadinanza", si è costituita, anche attraverso l’impegno de Il Borgo, nel 2011 con l'intento di rendere esplicita e significativa una presenza cattolico democratica nel nostro Paese, vi è un articolo dell'amico Giorgio Campanini sul tema “Cristiani e società”.

I PONTI
Laboratorio del cattolicesimo democratico

Il Concilio dei giovani (di Graziano Vallisneri)
Dopo la celebrazione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio, come gruppo “Vaticano II davanti a noi”, abbiamo avuto il piacere di incontrare il Vescovo Enrico per portargli il resoconto degli incontri e dei lavori fatti sulla “Ricezione del Concilio a Parma”. Leggi.

Ritorno a Monte Sole: attualità e autenticità di Don Giuseppe Dossetti (di Francesco Lauria)
Pubblichiamo un ampio estratto dell’articolo apparso su Via Po, inserto culturale della rivista Conquiste del Lavoro
Un’estate più lunga e calda dell’usuale ha accompagnato quest’anno chi si è incamminato verso Monte Sole. Leggi.

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