Il Borgo di Parma / newsletter quindicinale
data 11.02.2010 / n#83

CROCEVIA
L'editoriale

Se il sesso rivela lo stile del potere
Ci possiamo prendere il lusso di lasciare in secondo piano i risvolti giudiziari della vicenda che vede coinvolto il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso. Per concentrarci su un altro aspetto. Un filo rosso che lega gli ultimi scandali dei potenti: dall’estate rovente di Berlusconi, al governatore Marrazzo e ora Bertolaso. E, se volessimo andare un po’ indietro nel tempo, Lapo Elkann, il deputato Udc Cosimo Mele e qualcun altro che sicuramente dimentichiamo.
Tutti uomini, tutti protagonisti di scandali in cui il sesso a pagamento, diretto o per interposta persona, è parte della vicenda. A volte all’interno di meccanismi di corruzione, comunque da accertare dall’autorità giudiziaria, ma comunque sempre con un legame con la propria posizione privilegiata.
Una posizione che in molti casi potrebbe permettere avventure sessuali senza passare da trans, prostitute, escort, massaggiatrici… Allora viene il dubbio che il sesso manifesti con chiarezza una modalità di vedere e esercitare il potere in generale. L’idea di avere sempre a che fare con persone in posizione di subalternità, di non dovere rendere conto delle proprie azioni, di regolare i rapporti in meccanismi di compravendita non impegnativi.
Questi scandali allora parlano anche di noi, delineando una complementarietà tra questa concezione del potere al maschile e l’immagine umiliante del corpo delle donne trasmessa ad esempio dalla televisione (si veda www.ilcorpodelledonne.net). Un legame che ci chiede riflessione e cambiamenti più ampi e profondi di un’indignazione passeggera.

Giuseppe Bizzi

OLTRELEMURA
I fatti di attualità visti dalla stampa nazionale: commenti, inchieste, interviste, segnalati da Il Borgo.

OFFICINA DEL BORGO
idee e progetti per Parma

Quale politica per gli anziani?“Domiciliarità e relazioni”: è’ il tema del convegno, promosso dalla Fondazione Tommasini e dal Circolo Il Borgo, che si terrà venerdì 26 febbraio, alle ore 15, nella sala conferenze di Palazzo Soragna (g.c.). E’ un tema molto caldo sia per le problematiche connesse ma anche per le scelte che Parma sta facendo nel settore con la ventilata vendita delle attuali strutture ed il posizionamento in via Budellungo. Parteciperanno Comune di Parma, Provincia, Ausl, sindacati e la cittadinanza.

Zamagni a Parma
Su invito dei docenti della Facoltà di Economia e Commercio sarà a Parma, nella mattinata di sabato 20 febbraio, il prof. Zamagni. L’ingresso alla conferenza è ad invito. Quanti sono interessati a partecipare possono prendere contatto con la segreteria della Associazione Il Borgo (0521284203), che aderisce alla iniziativa, per prenotarsi.

IL SUOLO MINACCIATO

IN PIAZZA
...libere opinioni

Regionali: il voto e le riforme
Il Borgonews, sempre attento alle vicende politiche del nostro Paese, dedicherà un particolare rilievo alle elezioni regionali in programma il 28 e 29 marzo: dal prossimo numero daremo infatti voce ai candidati parmensi al Consiglio Regionale e, per non “appesantire” troppo la newsletter, proporremo in successione tre interviste a candidati degli schieramenti in campo. Leggi tutto...

Il suolo minacciato: note sul film documentario di Nicola Dall’Olio
(di Paolo Scarpa)
Nicola Dall’Olio già da alcuni anni predica, quasi inascoltato, che il territorio parmense non può continuare a svendersi alle espansioni urbane, alla speculazione edilizia, perdendo progressivamente, ma irreversibilmente la sua peculiarità di vocazione agraria. Leggi tutto...

Una biblioteca per Vilma
Lo scorso 23 gennaio la nuova Biblioteca di Sala Baganza è stata intitolata a Vilma Preti, indimenticabile protagonista della vita culturale, politica e religiosa di Parma prematuramente scomparsa nel 1987.
Pubblichiamo di seguito i discorsi pronunciati nell’occasione dal Sindaco di Sala Baganza e da Graziano Vallisneri.
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La crisi, la Chiesa, la città (di Riccardo Campanini)
“Uscire dalla crisi con un cresciuto senso di umanità”. Queste parole pronunciate dal Vescovo in occasione della ricorrenza di S. Ilario hanno offerto lo spunto per un incontro di riflessione e di confronto organizzato da diverse realtà della comunità ecclesiale di Parma, tra cui Il Borgo. Leggi tutto...

Come è triste Copenaghen (di Angelo Scivoletto)
Non sembri strano asserire che lo spirito del “no profit” può soccorrerci ogni volta si tenti di interpretare le varie vicende del mondo sociale. Leggi tutto...

Serata su “Scienza e fede” col prof. Carlo Cirotto
Sono ormai davvero lontani i tempi in cui la Chiesa condannava Galileo Galilei temendo che un’interpretazione non letterale della Bibbia comportasse la messa in discussione della stessa fede cristiana. Leggi tutto...

I PONTI
Laboratorio del cattolicesimo democratico

Una economia a servizio della persona (di Graziano Vallisneri)
Il gruppo di amici del “Concilio Vaticano II davanti a noi” , continuando l’approfondimento della Gaudium et spes ha preso in esame il capitolo relativo alla vita economica e sociale. Gigi Mazzoli ha introdotto l’incontro collegando la Costituzione conciliare ai documenti successivi, che ne costituiscono un completamento, quali la Populorum Progressio, la Sollicitudo rei socialis e da ultimo l’enciclica di Benedetto XVI Caritas In Veritate. Leggi tutto...

I nuovi appuntamenti della scuola di Formazione Sociale (di Graziano Vallisneri)
Riprendono con la seconda metà di febbraio gli incontri della Scuola di Formazione sociale della Diocesi, dedicata quest’anno all’Enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVI. Leggi tutto...

Riceverai il prossimo Borgo News il 25 febbraio 2010

In merito alle polemiche sul Centro Islamico il Consiglio dell'Associazione ha esperesso il seguente documento

L'Associazione Il Borgo, che da oltre 30 anni si occupa dei problemi culturali della città di Parma, vuole sottolineare, in merito alle polemiche attizzate sul Centro Islamico, il valore sociale del riconoscimento che ogni confessione religiosa, come vuole la nostra Costituzione, abbia la possibilità di essere concretamente praticata dai propri credenti che si trovino sul territorio italiano. E’ un diritto di ogni persona ma è anche una opportunità di integrazione sociale, indispensabile in una società che, piaccia o no, è diventata multietnica e quindi multireligiosa; è un arricchimento per il nostro Paese e non una minaccia per la nostra identità.

Va sottolineato che un Paese civile, per essere tale, deve garantire questi diritti concretamente. Il nostro Governo e la comunità internazionale devono essere più fermi nel pretendere tale rispetto da quel piccolo numero di Stati islamici integralisti, anche dal nostro alleato l’Arabia Saudita, che questi diritti non riconoscono. Va ricordato, però, che la stragrande maggioranza degli Stati islamici, ivi incluso per esempio l'Iran, garantiscono libertà di culto alle minoranze cattoliche; le minacce ai cristiani, spesso, provengono da minoranze e terroristi che non sono identificabili con gli Stati, ma che vengono a volte utilizzati da potenze internazionali per interessi elettorali.

Per queste motivazioni crediamo che sia compito delle amministrazioni comunali, tenendo conto dei numeri ben conosciuti, predisporre nei propri piani urbanistici spazi per le confessioni religiose diverse da quella cattolica prevalente; come è stato fatto anche con piccole minoranze quali i Testimoni di Geova che a Parma hanno due luoghi di culto, con i quali vi è stato un rapporto dialettico anche sul tema del servizio militare.

E’ giusto riconoscere che la minoranza islamica in Italia, per la stragrande maggioranza non integralista, a dispetto della cattiva informazione da parte xenofoba, è del tutto allineata nel rispetto delle leggi del nostro Paese. La comunità islamica a Parma ha dovuto provvedere al recupero di un proprio luogo di culto trovando risposte, volonterose ma non appropriate, che hanno portato alle recenti ambiguità.

L'Associazione Il Borgo invita tutta la cittadinanza parmense ad isolare quanti, creando tensioni inopportune e personalistiche, fomentano una cultura razzista, che non fa parte della nostra storia, e rilanciano reciproci integralismi; chiede all'amministrazione comunale un impegno fattivo per garantire una soluzione, legale, coerente e dignitosa, alla comunità islamica, dovuta, peraltro, a quanti risiedono stabilmente sul territorio, lavorano onestamente, pagano le tasse e i contributi, e possono dare un contributo fattivo ed indispensabile ad isolare quella minoranza criminale o estremista che c'è nel mondo della immigrazione, anzi da queste circostanze purtroppo prende fiato.

Da queste convinzioni nasce l’invito alle autorità ed a tutta la cittadinanza di volere, nel rispetto delle indicazioni delle leggi, sanare la situazione attuale del Centro Islamico di Parma, evitare le polemiche personalistiche, promuovere luoghi di dialogo interculturale, oggi del tutto carenti a Parma, e momenti di confronto fra identità diverse che favoriscano una cultura aperta alla reciproca serena convivenza per costruire insieme un futuro di benessere condiviso.

il sito dell'Associazione Il Borgo
www.ilborgodiparma.it

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