CROCEVIA

Non diamo un nome alle leggi, nemmeno quello di Tommy

Qualche giorno fa si è tenuto a Carpi il Meeting del Forum Tommaso Onofri, organizzato dal Comitato che si era costituito ai tempi del rapimento. In quella sede è stata lanciata la campagna per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione della “Legge Onofri”, per il “contenimento del crimine violento contro la persona e la proprietà privata”.
Dopo i tragici fatti che hanno colpito così in profondità Parma, varie realtà - dalle raccolte di fondi ai tornei sportivi - sono state intitolate a Tommaso in diverse parti d’Italia. C’è il desiderio forte e reale di non dimenticare, ma anche un grosso rischio di strumentalizzare i sentimenti, al di là delle migliori intenzioni. Tanto più se si parla di una legge.
Chiamarla “Onofri” significa porre il dibattito sulla strada dell’emotività e del caso specifico, esattamente il contrario degli elementi che devono caratterizzare un provvedimento, destinato a durare e a valere per la generalità delle persone. Non a caso le leggi, quando sono approvate, hanno un numero, non un nome.
Nonostante facciamo il possibile per dimenticarlo: la legge Biagi è la 30 del 2003, la Bossi-Fini è la 189 del 2002, la Moratti è la 53 del 2003… e così via. I nomi rendono più difficile un dibattito sereno, anche se il nome è quello a tutti noi carissimo di Tommaso.

Giuseppe Bizzi

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(dall'Officina)

Manca programmazione e sistema: e il turismo non decolla
di Eugenio Caggiati

Il dibattito sulle politiche per il turismo che ha concluso gli incontri “Progetti per Parma”
ha lanciato agli amministratori, a città e provincia un allarme forte e documentato: il turismo non decolla nonostante i forti investimenti fatti nelle strutture turistiche.
Dal 1988 le camere a disposizione sono raddoppiate; i turisti sono aumentati in piccolissima percentuale. Conclusione: oggi gli alberghi non raggiungono il 50% di occupazione camere...

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IN PIAZZA
...libere opinioni

Che ne pensi della parrocchia? Scrivilo a Vescovo

Carissimi,
come forse ricordate, il prossimo anno pastorale 2006-2007 sarà dedicato alla parrocchia.
Il percorso di questi anni l’ho indicato nella Lettera Pastorale “La comunità cristiana. Chiamò a sé i suoi discepoli”. In quella lettera scrissi...

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Difendere la famiglia. Anche dai facili slogan
di G. Pagliari

La “difesa della famiglia” è, in tempi elettorali, uno slogan ricorrente, una vuota (e spesso “servile”) declamazione retorica; negli altri periodi, invece, essa diventa, dopo ogni intervento delle gerarchie ecclesiastiche, un tema che causa soliloqui e/o contrapposizioni polemiche...

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Sindaco e Partito Democratico: la base chiama, i vertici rispondono
di P. Scarpa

Il 6 giugno quattro circoli della Margherita e tre sezioni dei Ds hanno dato vita ad un dibattito aperto... Il tema era incentrato sull'appuntamento del 2007 (le elezioni di rinnovo del Sindaco di Parma e del Consiglio Comunale)...

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Quei temi che fanno perdere voti alla Margherita

Carissimo Bizzi, io strapperei , nel programma di Prodi, la pagina dell'approvazione della pillola abortiva e del riconoscimento delle coppie di fatto. Anche queste cose sono state il motivo che molti amici della Margherita non l'anno votata e soprattutto per la presenza della "Rosa nel pugno" che ne farà vedere delle belle a Prodi.
Io confermo che ho consigliato agli amici di votare per la Margherita per renderla più forte nell'Unione, ma così non è stato. Saluti.
S.G.

Difficile strapparle, non ci sono: non si approva la pillola abortiva e il riconoscimento è ai diritti delle persone e non alle coppie di fatto in quanto tali. E’ vero però che in troppi nell’Unione stanno facendo il possibile per mettere il programma comune in secondo piano rispetto alla visibilità dei singoli partiti. Con conseguenti confusioni. gb

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DAI PALAZZI
Comune e Provincia raccontati dai soci del Borgo

Petizione contro l’inceneritore: io la vedo così. Tenetevi liberi il 21 giugno (dal Consiglio Comunale del 5 giugno 2006)
di Carla Mantelli

La petizione popolare contro la costruzione dell'inceneritore/termovalorizzatore ha occupato quasi tutto il Consiglio di oggi. Per brevità vi copio la tabella che ho usato per il mio intervento: a sinistra le affermazioni della petizione, a destra il mio commento. La maggioranza ha votato contro la petizione mentre noi ci siamo astenuti tranne Vescovi (Margherita) Pizzigoni (Libera la Libertà) Bertozzi e Bersiga (Ds) che hanno votato a favore.

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I fatti di attualità visti dalla stampa nazionale: commenti, inchieste interviste, segnalati da Il Borgo.

• Cittadini, ancora uno sforzo, di F. Colombo
• Referendum: la TV inganna, di G. Sartori
• Caselli si schiera per il No al referendum
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